Intervista a Jé di “Un castello in un giardino”

E dopo l’intervista alla cara Gaia Celiaca, finalmente arriva l’intervista della mia “vicina di casa” Jessica!
Si, perchè io e lei abitiamo entrambe a Ferrara! E’ davvero bello avere qualcuno che abita vicino a me con cui condividere questa bella esperienza senza glutine. E’ simpaticissima, gentilissima e un po’ (tanto?) folle! Ma anche per questo mi piace moltissimo!
Si destreggia tra due bellissime bambine e un marito che prepara tanti formaggi fatti in casa ed è sempre bello per me rivederla :) Ha scritto l’intervista dopo la cena senza glutine cui siamo andate venerdì sera, se ha scritto qualcosa di folle date la colpa al vino…
 
JessicaAleotti

Nome: Jessica Aleotti
Blog: Un castello in un giardino
Età: 36 anni… forse… dimentico sempre quando compio gli anni e di conseguenza spesso salto nei conti… ma a Ferrara non si invecchia… o quasi
Città: Ferrara

 

Jessica, raccontaci un po’ di te e del tuo blog, quando è nato e perchè.
Tanto per cominciare io non ho un blog. Ho uno spazio mio dove dò voce ai miei pensieri alle mie foto ad esperimenti di cucina ma pure di casa… spaziando da casette e mangiatoie per uccellini, alla mia città, i miei ricordi, a cristalli cretai in barattolo con le mie bimbee ogni tanto qualche piccola ricettina… nulla di speciale.
Dopo diversi anni passati in un forum che adoro (cucina in simpatia) ad imparare e sperimentare qualche follia creativa, pur mantenendo il mio profilo facebook (e tanto mi basta.. quindi niente cinguettii o altro per me) avevo bisogno di uno spazio che mi permettesse di scrivere paginate di roba… non post limitati, o che si perdono in qualche meandro delle pagine bianche e blu. Meditavo da tempo di usare qualche cosa che mi permettesse di scrivere un diario, da qui al blog (vabbè chiamiamolo così!) il passo è stato breve,complice poi la necessità di impegnare la mente mentre la peste grande per la prima volta si trovava da sola in un campo estivo umbro. Inoltre il pc stava vicino al telefono di casa… così se la peste chiamava mi trovava!
Ed ecco ultimo giorno di Giugno del 2011, giovanissimo quindi, inizia aprendere vita qualche cosa.. l’idea si fa concreta ed una volta avviata, non la si può certo far morire così ed inizio a postare qualche cosa…. Certo, sempre senza glutine, non lo avevo detto che cucino senza glutine a casa mia? Eh già, dal 2007 la nostra vita in cucna si è modificata: la peste piccola è stata diagnosticata celiaca. Il giorno del mio compleanno per giunta, che sia per questo che tendo a dimenticarmi inconsciamente la data?!
Se poi aggiungiamo che cerco sempre di fare un piatto unico per tutti che non contenga glutine o lattosio (il pestifero grande è sotto “indagine”) o uova… l’età, il colesterolo, insomma… cosette simili.

Quando hai scoperto la celiachia, qual è stato il cibo in cui ti sei sopresa maggiormente di trovare il glutine?
Celiachia nel 2007 non era una parola a me sconosciuta, già in qualche scuola dove lavoravo, avevo incontrato bimbi con questa patologi .e dopo lo shock iniziale (le colleghe ne sapevano meno di me e m’avevano spaventata al massimo) mi son messa a cercare informazioni ed a imparae come muovermi in sezione, poi per anni il nulla sino alla diagnosi avanzata e poi confermata della mia peste.
Da qui l’iter di studio è stato veramente più intenso… lasciando stare le ricette (che ancora non pensavo minimamente di poter fare) prima dovevo capire veramente che “roba” era stà celiachia… una volta capito lì si comincia a cercare come viverla in cucina, cosa usare, gli alimenti si e quelli no, e quà le scoperte da drizzare i capelli son veramente state tantissime. Dovevo controllare i succhi di frutta, le farine che fossero non contaminate, le bibite, i sughi, le marmellate. Le marmellate? Quelle fatte con zucchero o glucosio (ovvero zucchero liquido) e frutta? Ma che siamo matti?!? Farina nella marmellata? Ebbene si, spesso si, che tristezza però…

Come è cambiato il tuo modo di cucinare in casa?
Vista la questione marmellate molto molto allucinante, in casa abbiamo preso una decisione: alimenti sani con la S maiuscola. Se è possibile evitare di usare farina di grano da zero, meglio ancora… la farina si annida ovunque, e dopo aver smontato la cucina e rimontata sanificando persino le viti (ma quanta farina in 15 anni di uso s’era nascosta nei pertugi!?) in casa è entrata solo farina senza glutine, ok già miscelata, poi piano piano… veramente poca e tante farine naturalmente prive di glutine.
Inoltre cercando di sfruttare il verde che circonda casa, la campagna ricca che attornia Ferrara… sti

Qual è stata la difficoltà più grande che hai incontrato e quanti sono stati i tentativi andati male prima di imparare a cucinare senza glutine?
Cucinare senza glutine con le farine già impostate e miscelate è stato terribile per diversi anni. Mi domandavo se mai sarei riuscita a domare questi mix e più provavo più fallivo. Nonostante leggevo e leggevo, non ero soddisfatta, ma forse puntavo a preparare pane e pasta come quelli preparati dalle varie ditte senza glutine e confezionati. E lì sbagliavo: credevo che fosse il non plus ultra. Ma sbagiavo, eccome se sbagliavo! Non erano il meglio e io non mi dovevo accontentare di quello che trovavo, dovevo preparare piatti buoni, non piatti da mangiare.
Il mio umido mangiava veramente tanto in quel periodo, ora invece inizia a fare la fame spesso, meno noi.

coppia-ferrarese-senza-glutine
Coppia ferrarese senza glutine

Qual è la ricetta di cui vai più orgogliosa e qual è invece quella che prepari più spesso nella tua cucina di tutti i giorni?
Le Coppie ferraresi gluten free… si questa è la ricetta che ho nel cuore. Magari non è la migliore (è ancora lontana dall’essere creata completamente senza farine dietoterapeutiche ma quello sarà un punto su cui non voglio fermarmi!) Ma l’aver creato con la tecnica “quasi” classica il pane tipico della mia città per me è fantastico, soprattutto perchè la mia peste ha potuto assaporare il “crostino” della ciùpeta come tutti i ferraresi… già perchè da noi si impara ad andare in bicicletta prima di camminare, e con al crustìn dla ciòpa in man.
Sarà forse questa la ricetta che faccio più spesso? Forse… anche se a dire il vero ne faccio un sacco, le rifaccio e a casa sempre a lamentarsi di non trovare mai la ricetta buona mangiata l’ultima volta. Certo se ne trovano un’altra, magari altrettanto buona ma l’altra? Ma io sono così… le hai viste approvate? Io le ho elaborate imparate ok, ora mettiamole da parte… e avanti una nuova sfida.

Secondo te ci sono piatti che vengono meglio senza glutine?
Sicuramente i dolci con le farine senza glutine, quasi tutti, acquistano leggerezze inseperate, che nulla tolgono alla ricetta originale nata con il grano. Il pane e i lievitati ancora son ostici, ma questo lo sappiamo… è causato dalle farine che usiamo, non facili e senza quella rete che crea pompose meraviglie, ma chi ci dice che prima o poi anche quelle non sfigureranno?!

Qual è il gesto più carino che un amico potrebbe fare quando invita un celiaco a cena?
Informarsi e annunciare in anticipo all’invitato che non deve portarsi dietro NULLA… di conseguenza però davvero deve avre imparato qualche cosina (gli errori ci stanno ma si risolvono anche assieme). E mai chiamare “roba” i piatti senza glutine, anche se confezionati.

Qual è stata la tua più grande soddisfazione da quando hai aperto il blog?
Bella domanda… ho aperto un blog? Davvero? e c’è ancora? Direi che è una soddisfazione già questa! Ma perchè continui a chiamarlo blog?! Uno zibaldone di lettere e immagini, pure brutte, come quello?! Sei proprio strana sai!

 
Scopri tutte le interviste alle foodblogger senza glutine.



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