Intervista a Stefania di “Cardamomo&co.”

Ormai quella dell’intervista della domenica è una tradizione cui non posso rinunciare! :) E’ sempre bello scoprire persone che si conoscono poco, e conoscere meglio persone che ormai fanno parte della mia vita quotidiana!
Oggi tocca a Stefania, conosciutissima foodblogger siciliana sempre impegnatissima in tante iniziative che propone un piatto più goloso dell’altro… E tante torte per i tre fortunati pargoli!
 

Nome: Stefania Oliveri
Blog: Cardamomo&co.
Età: 44
Città: Palermo, caotica città del sud

 

Stefania, raccontaci un po’ di te e del tuo blog, quando è nato e perchè.
Sono un’insegnante, e ringrazio Dio per questo lavoro non precario, e ho tre pargoli (cresciutelli) di cui uno celiaco come me, e un dolce doppio ingegnere che da quando ho il blog di cucina ha deciso di cucinare anche lui, almeno la domenica.
Il blog l’ho aperto 4 anni fa, per caso. Avevo fatto una crostata e per la prima volta era venuta veramente buona, proprio come quella che faceva mia mamma quando ero piccola.
Ho pensato che forse qualcuno avrebbe potuto beneficiare della mia ricetta, così come avevo beneficiato io della ricetta di un’altra blogger (Fragole e cioccolato). Così ogni volta che cucinavo qualcosa di buono, mi sentivo in dovere di pubblicare la mia ricetta per tutti gli altri celiaci che forse, in quel momento, si trovavano in difficoltà. Da allora non ho più smesso e fra poco sono già 4 anni che c’è questa creatura.

Quando hai scoperto la celiachia, qual è stato il cibo in cui ti sei sopresa maggiormente di trovare il glutine?
La salsa di soia. Non pensavo contenesse glutine anche quella! Cioè un liquido, perché??? SO che non è l’ingrediente più usuale, ma in quel momento la usavo molto al posto del sale…

Come è cambiato il tuo modo di cucinare in casa?
Totalmente! Ho cominciato a sperimentare nuovi cereali. Prima non conoscevo miglio, quinoa, tapioca, grano saraceno.

Qual è stata la difficoltà più grande che hai incontrato e quanti sono stati i tentativi andati male prima di imparare a cucinare senza glutine?
Al principio, e cioè per due anni buoni, i tentativi sono stati disastrosi. Fare un impasto col glutine, senza glutine, tramutando una farina qualsiasi e senza nessun accorgimento di liquidi, faceva venire tutto duro e sgretoloso. A quel punto ho deciso che avrei cucinato solo cibi che non contenvano naturalmente glutine. Ne scoprì, con mio grande stupore, migliaia.
Poi, un giorno, girando per internet, ho scoperto un blog senza glutine, quello di Anna, Fragole e Cioccolato. Vidi un plumcake salato che sembrava davvero morbido e invitante. Lo rifeci. Era talmente buono, morbido e sembrava addirittura glutinoso. Ovviamente, la prima cosa che feci, fu ringraziare Anna, con le lacrime agli occhi. La seconda cosa che feci, fu provare una crostata, con il ripieno di una crostata che mi faceva mia madre da bambina. Venne strepitosa. Decisi, che anche io dovevo mettere a disposizione dei celiaci i miei successi culinari, per aiutare, chi come me, aveva difficoltà col il cibo senza glutine.

plumcake-al-salmone

Qual è la ricetta di cui vai più orgogliosa e qual è invece quella che prepari più spesso nella tua cucina di tutti i giorni?
La ricetta di cui vado più orgogliosa è l’ultima pasta, i pici, che ho fatto, partecipando ad un contest (l’MTC) con la quale ho vinto. Grazie a questa vittoria, questo mese, circa 100 blogger stanno cucinando una Red Velvet Cake rigorosamente senza glutine. E questo loro impegno nel cucinare come se per davvero avessero un celiaco a cena, mi fa molto piacere, perché si stanno sensibilizzando un sacco di persone. Insomma il mio obiettivo è stato raggiunto.
Invece la ricetta che ormai cucino spessissimo, variandola in mille declinazioni e che mi da sempre grandissime sodisfazione è, appunto, il plumcake salato. Fra l’altro è un’alternativa valida quando si vanno a fare le scampagnate o si rimane a pranzo al mare.

Secondo te ci sono piatti che vengono meglio senza glutine?
Ormai sono 12 anni che non mangio il glutine e quindi non mi ricordo più il sapore delle pietanze col glutine. A me basta che vengano uguali e quando i miei ospiti non si accorgono (cioè sempre) che sono pietanze gluten free ne sono molto soddisfatta.

Qual è il gesto più carino che un amico potrebbe fare quando invita un celiaco a cena?
Cucinare per tutti la stessa cosa. Non dico che debba essere tutto senza glutine, ma è davvero triste avere la propria pietanza cucinata a parte, soprattutto se è pure diversa da quella che mangiano gli altri.

Qual è stata la tua più grande soddisfazione da quando hai aperto il blog?
Ne ho avute a migliaia. Davvero. Conoscere tante persone che sono diventate amiche reali nella vita, sulle quali contare, con le quali confidarsi. Questa ultima vittoria, in un contest così importante. Ma soprattutto essere ringraziata perché una pietanza è riuscita bene, sebbene sia senza glutine, o i mille consigli che mi chiedono, mi fanno andare avanti nel lavoro pesante di avere un blog.

 
Scopri tutte le interviste alle foodblogger senza glutine.



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