Cappellacci di zucca senza glutine
Cappelletti o cappellacci non possono mai mancare al pranzo della domenica (e soprattutto al pranzo di Natale), e la nonna li prepara apposta senza glutine anche per me!
Non posso descrivere la gioia provata la prima volta quando, mentre tornavo dall’ufficio, sono passata dai nonni. Dopo aver sentito la voce del nonno al campanello (“Chi suona alla mia porta?”) sono entrata e la nonna, con un sacchetto di cappellacci in mano, mi ha detto: “La tua mamma mi ha preso le farine e l’altro giorno io e il nonno abbiamo fatto i cappellacci per te”… Ho o non ho dei nonni davvero speciali?
Ecco la ricetta dei cappellacci senza glutine della nonna!
Ingredienti:
Per la pasta
4 uova
400 g di farina senza glutine per pasta
1 pizzico di sale
Per il ripieno
500 g di polpa di zucca, già cotta
pangrattato senza glutine
parmigiano
zucchero
Per il condimento
ragù di carne *
Tempo di preparazione:
30 minuti preparazione,
40 minuti cottura.
Dosi per:
6 persone.
Il procedimento è simile a quello dei cappelletti senza glutine, di cui riporto procedimento e fotografie.
Come farina per pasta uso di solito quella della Senzaltro o quella della marca L’Altro Gusto. Mia nonna li prepara anche con la farina della Coop (a volte con solo uova, altre con acqua e uova), ma a mio avviso come farina ha un retrogusto abbastanza forte, che copre il sapore del ripieno. Oppure va bene anche il mix per pasta della Schaer (vedi i ravioli alle zucchine senza glutine).
Impastare la farina con le uova e un pizzico di sale. Se la farina fa fatica a legare, aggiungere un po’ di acqua. Impastare finché non si ottiene un panetto uniforme che va fatto riposare, coperto con la pellicola, per almeno un quarto d’ora.
Nel frattempo preparare il ripieno: mescolare la zucca con qualche cucchiaio di pangrattato (per renderla più soda), qualche cucchiaio di parmigiano (circa 2 e 2 ma dipende dai gusti e dalla consistenza della zucca… si sa, con le nonne le dosi vanno a occhio!) e, infine, un poco di zucchero (in base al vostro gusto, si mette per esaltare il sapore della zucca).
Quando la pasta ha riposato, si può stendere con il mattarello o con la macchinetta. Io e la nonna abbiamo diviso il panetto in più pezzi e li abbiamo passati con la macchinetta (ben pulita per togliere i residui di farina con glutine), infarinando l’impasto se ogni tanto tendeva ad attaccarsi, partendo dalla larghezza più grossa, 1, fino ad arrivare alla 5. Oltre la pasta diventerebbe troppo sottile e i cappellacci rischierebbero di rompersi in cottura.
A questo punto si appoggia la pasta sul piano di lavoro, si taglia a piccoli quadrati e si mette al centro una piccola pallina di ripieno.
Poi, si prende ogni ritaglio di pasta, si sigilla bene formando un triangolo e si chiudono fra loro le due estremità, arrotolandolo attorno a un dito.
Rispetto ai cappelletti, i cappellacci si fanno un genere più grandi, ma la tecnica è la stessa.
Ci vuole un minimo di pratica e poi diventa facilissimo! I cappellacci così formati si appoggiano in un vassoio, senza sovrapporli, e si tengono in frigorifero oppure, se non vanno mangiati subito, si possono congelare (anche senza glutine mi reggono sempre molto bene la cottura!).
Al momento di cuocerli, versarli in abbondante acqua bollente salata e aspettare che salgano a galla. Contare ancora alcuni minuti e poi scolarli. Il tempo dipende dallo spessore della pasta e, se erano congelati, bisogna aggiungere anche un paio di minuti in più.
Condirli con il ragù di carne oppure, in base ai gusti, con burro e salvia.
Spolverare con abbondante parmigiano e servire. Grazie nonni! :)
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Sono molto interessata alle vostre ricette